Marcello Fois

Il romanziere e poeta sardo

Nato a Nuoro nel 1960, Marcello Fois, si laurea in Italianistica (studio della lingua e della cultura italiana) presso l’Università di Bologna, città in cui attualmente vive.

Con la sua produzione romanzesca si è affermato come scrittore di genere, tale da essere considerato “uno tra gli autori più promettenti della narrativa noir italiana”.

Esordisce con il romanzo Picta con il quale vince il premio Italo Calvino e Ferro recente, il cui titolo richiama l’ultima fase delle cinque, della civiltà nuragica.

Quest'ultimo si propone come un romanzo di prim’ordine nella dimostrazione della volontaria resistenza della cultura popolare e consuetudinaria, rispetto alla degenerante modernità.

Opera caratterizzata per la concretezza con cui Fois utilizza le tecniche e i ritmi del noir per raccontare di una generazione che finisce per tradire se stessa; di “una storia di terrorismo in Sardegna, a Nuoro”, città a cui è dedicata l’opera.

Un elemento imprescindibile nelle opere di Fois, così come dei narratori sardi in genere, è il luogo: la cosiddetta Nazione sarda, la quale non trova nel narrato una natura simbolica di indipendentismo politico, piuttosto, costituisce un segno distintivo di appartenenza, “un dato geografico, la certezza di un punto di partenza, la certificazione biografica” - come definito dall’autore stesso in Intervista a Marcello Fois (M.Marras,2009,p.182) - è il luogo d’origine utile per specificare l’identificazione di sé e il rapporto con gli altri.


Risulta, dunque, un atto di resistenza identitaria rivolta, però, alla condivisione culturale.
Il 1998 vede l’uscita letteraria della trilogia noir (Sempre caro, Sangue dal cielo, L’altro mondo) che ha come protagonista l’avvocato nuorese Bustianu, ispirato al realmente esistito poeta nuorese Sebastiano Satta. L’autore ha mostrato il suo talento prolifero in vari ambiti, non solo letterario con la pubblicazione di una molteplicità di opere, ma anche in quello televisivo, teatrale e radiofonico.

I suoi romanzi più celebri tra cui "Nulla", "Tamburini", "Stirpe", "Memoria del vuoto" e "Nel tempo di mezzo" hanno deciso la storia narrativa del romanziere sardo che si colloca, cosi, tra gli esponenti della nuova letteratura sarda.

01 febbraio 2016

Veronica Pastore
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