L’antica giostra del carnevale di Oristano

Foto di C. Verazza

Il 7 e il 9 febbraio a Oristano si svolgerà sa Sartiglia. Questa festa di origini spagnolesche, è una giostra spericolata in cui i partecipanti, su cavalli lanciati a briglia sciolta, devono centrare la stella sospesa a mezz’aria e sistemata lungo il tortuoso percorso di una via del centro cittadino.

Ma sa Sartiglia è molto più di questo: è uno spettacolo dal fascino particolare a metà tra la religiosità cristiana e la magia pagana. Il protagonista della festa è su Componidori, abile cavaliere scelto dai Gremi (associazioni di arti e mestieri) per impersonare una specie di semidio da cui dipende l’andamento del raccolto: se egli riuscirà ad infilare la stella la terra darà buoni frutti, se fallirà ci si dovrà attendere un’annata magra.

Tutto in questa festa ha il sapore dell’incantesimo: si inizia con la cerimonia della vestizione del semidio. Nella sala dei Gremi, sopra un palco di legno, su Componidori viene vestito da un gruppo di donne, "is massaieddas" (nella tradizione dovevano essere delle vergini), dirette da "sa massaia manna". Il cavaliere non dovrà fare il minimo gesto per aiutare le donne in questo compito e non dovrà più toccare terra se non a Sartiglia ultimata.

Intorno al viso del cavaliere viene sistemata una pezzuola bianca e, ricadente sulle spalle, un velo di pizzo; viene fissata poi la maschera sormontata da un cappello fissato al mento da un nastro di raso verde. La maschera di su Componidori è particolarmente impressionante, non avendo alcuna espressione, forse le vuole suggerire tutte simbolicamente. Nella sala viene fatto poi entrare il cavallo che viene consegnato al cavaliere insieme a sa Pippia ‘e Maju, un bouquet di violette e pervinche col quale egli benedirà la folla che assiste alla giostra con segni di croce.

Foto di C. Verazza

La manifestazione si apre quindi con i tamburini, seguiti da Su Componidori affiancato, a destra, dal suo vice e, a sinistra, da un aiutante di campo. Si incrociano le spade e su Componidori corre per primo, tentando di infilare la stella. É sempre lui che decide l’ordine dei cavalieri che si cimenteranno in quest’impresa ed è lui a correre per ultimo utilizzando lo stocco.

La giostra si chiude con un’ultima spericolata prodezza di su Componidori: sa remada, difficile passaggio lungo il percorso sdraiato sul dorso del cavallo.

Successivamente, si svolgono le Pariglie, corse sfrenate di cavalli e cavalieri che si esibiscono insieme in straordinarie acrobazie. Solo al termine, su Componidori potrà smontare da cavallo, presso la sala dei Gremi, aiutato dalle massaieddas e potrà raccontare le grandi emozioni vissute durante la giostra.

01 gennaio 2016

Andrea Concas
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