S'Urtzu e su Mamutzone di Aritzo

L’eterno conflitto tra uomo e natura

Grazie ad un una ricerca etnografica ad Aritzo due maschere sono tornate di recente alla ribalta: s’Urtzu e su Mamutzone.

Il rituale prevede in questo caso una vittima sacrificale rappresentata da s’Urtzu (Orcus nella mitologia etrusca era la divinità degli inferi) e la figura uomo-animale riprodotta da su Mamutzone.

Questo indossa una giacca di pelle di pecora scura, senza maniche, un copricapo di sughero sormontato da maestose corna di muflone.

Foto RAS - www.sardegnadigitallibrary.it/
Foto RAS - www.sardegnadigitallibrary.it/

Sulle spalle porta i classici campanacci che fanno risuonare continuamente.

S’Urtzu non porta maschera, ha il viso dipinto di nero e veste di pelli scure.

Il rituale, attraverso danze e lotte, tende a riproporre in chiave simbolica l’eterno scontro fra uomo-animale e natura, tipico della tradizione carnevalesca barbaricina.

01 gennaio 2016

Mauro Cuccu
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