EXMÀ, dal lazo degli insogadoris alle trame della cultura

Storia di un ex mattatoio giallo e rosso divenuto centro d’arte

La stratificazione degli usi degli edifici storici nelle città dalla storia millenaria sono una ricchezza culturale spesso estranea agli stessi cittadini, poco avvezzi a sostituire uno sguardo distratto con una voglia di memoria e di appartenenza che provochi in loro il desiderio di provare a vivere quegli stessi luoghi con gli occhi dei loro precedenti utilizzi. Questo sostrato di vite, contenuti ed architetture è spesso un susseguirsi di dicotomie, paradossi, stridenti dissonanze. 
 

Nelle sale calcaree del centro culturale Exmà di Cagliari, se l’eco delle vite architettoniche e degli usi passati  potessero rigurgitare dai muri e dalle piastrelle di cotto, tali contrasti risuonerebbero con la ferocia del coltello e il boato penoso di un lamento. Un mattatoio, altrimenti detto, brutalmente,ammazzatojo. Fu il primo macello pubblico cittadino e rimase meta degli insogadoris (uomini con lazo) che attraversavano le strade del quartiere Villanova in direzione del macello fino al 1964. 

Dal 1890 ad oggi è stato oggetto di più ristrutturazioni e restauri di quanti ne abbia subito l’intero quartiere storico che lo ospita: ovini, suini, manzi e vacche, nella triste incoscienza dell’infausto destino che li aspettava, hanno assistito a demolizioni di pareti, arretramento di muri di cinta.
 

Dopo il trasferimento del Mattatoio  nella più periferica Via Po, del passaggio degli ignari quadrupedi, solo la ridondanza dei colori giallo e rosso – trovati nel portale d’ingresso durante gli ultimi restauri e ripresi nell’intonaco di tutto l’edificio - a memoria inconsapevole dei fluidi corporei di quel teatro di morte.

Dalle rappresentazioni bicolore della sofferenza a quelle attuali, variopinte, multiformi, corporee, impalpabili, vitali della cultura. L’offerta di eventi, mostre, convegni, laboratori didattici è costante e trova particolare vitalità durante il periodo estivo: un’affascinante immersione nei meandri della pagina bianca con il corso di scrittura di  Luigi Dal Cin (dall’8 al 12 luglio); le mostre  fotografiche aperte fino al 5 luglio, che spaziano dalla  comunicazione sociale sulle malattie reumatiche con scatti realizzati con tecniche fotografiche non convenzionali, alla magistrale cooperazione tra arti visive differenti e complementari, come nel lavoro di dialogo tra dipinti e scultori nel progetto “Il sogno di mia madre”; laboratori didattici da 0 a 100 anni di teatro, danza, musica e narrazione del sé in un viaggio autobiografico individuale e collettivo che si concluderà il 30 dicembre.
 

Nelle tre sale espositive la cultura sa tenere al lazo, all’Exmà. Dolcemente però: si va e si ritorna, si sosta nel cortile e si aspettano i concerti notturni. Eppure, quattro teste bianche di bovino di pietra sono ancora li, un po’ allestimento, un po’ memoria, un po’ teatro, e, ancora, cultura.

 

 

Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà

Cagliari, via San Lucifero,71 
Tel. e fax +39 070 666399 
e-mail: exma@camuweb.it

Orario invernale: 
dal martedì alla domenica dalle 9  alle 20
lunedì: riposo 

Orario estivo dal 2 luglio 2014: 
dal martedì alla domenica dalle 09.00 alle 13 e dalle 17.00 alle 21
lunedì: riposo 

CHIUSO IL 15 AGOSTO

Visite guidate su prenotazione

02 luglio 2015

Valentina Zuddas
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