Cala Luna: una spiaggia tra il mare e la montagna

Tra Dorgali e Baunei la spiaggia dove l'acqua è più blu

Sono le 9 del mattino e Sally è seduta sulla sabbia della spiaggia di Cala Gonone, in attesa che arrivi il gommone con a bordo la guida, che condurrà lei e altri passeggeri verso territori mai visti prima. Il viaggio per arrivare a Cala Luna è lungo e Sally è consapevole del fatto che giungerà nel pomeriggio. Ma, nel frattempo, dedica tutta se stessa all’ammirazione delle altre calette presenti nella zona del Golfo di Orosei.

 

Sono le 4 del pomeriggio e la guida comunica ai visitatori che ci sono due possibilità: una è avere il privilegio di addentrarsi nelle Grotte del Bue Marino e per il tempo restante godersi la bellezza della spiaggia di Cala Luna; l’altra opzione è quella di restare tutto il tempo a Cala Luna, fino a quando non si dovrà rientrare alla base. In quel momento, Sally si trova in imbarazzo e non sa quale decisione prendere. Ma, poiché lei è amante del mare e della tintarella, sceglie di fermarsi in spiaggia e abbandona con rammarico l’idea di conoscere le Grotte di cui ha tanto sentito parlare.

Scorcio della spiaggia di Cala Luna. Foto di S. Atzori
Scorcio della spiaggia di Cala Luna. Foto di S. Atzori

Una volta scesa dal gommone, i suoi piedi toccano l’acqua caldissima, che ha avuto il tempo di riscaldarsi durante la giornata. Per lei è una sensazione unica e quel calore si trasforma in straordinaria freschezza. Il mare è caratterizzato da vari riflessi di luce e colori: da un verde smeraldo in riva, si passa a un celeste che si può vedere in lontananza, fino ad arrivare a quell’azzurro e a quel blu di cui la Sardegna può vantarsi. Colori unici che solo la Natura può creare.

 

Sally si dirige verso la spiaggia e rimane incantata dalla sabbia chiara, con delle sfumature che vanno dal beige, al color crema fino a toccare un bianco inatteso. È grossa ed è mista a sassi. La spiaggia, lunga 700 metri, si trova in mezzo a due realtà diverse e stranamente presenti entrambe nello stesso ambiente: da una parte, il mare e dall’altra parte, un torrente chiamato Codula di Luna, che nasce nel Monte Oseli. Sally poggia il suo asciugamano sulla sabbia e si stende sopra. Lo spettacolo a cui assiste è indescrivibile. A seconda del punto verso cui i suoi occhi sono rivolti, può vedere il mare, i bagnanti che si abbronzano ed entrano nell’acqua del mare. Ma se i suoi occhi guardano verso il torrente, immediatamente Sally prova una sensazione di freschezza, data dall’idea che non si trova soltanto al mare, ma anche in montagna, pronta per un picnic autunnale. 

Cala Luna. Foto di S. Atzori
Cala Luna. Foto di S. Atzori

Un tale film naturale quando le ricapiterà… Allora decide di fare una breve escursione oltre il torrente e viene catturata da un bosco di oleandri. Mano a mano che prosegue, scopre che la spiaggia di Cala Luna offre anche dei servizi, tra cui un bar-ristorante e l’affitto di alcune attrezzature per perlustrare il fondale marino. Compra una bibita fresca per dissetarsi e, involontariamente, sente delle persone che parlano riguardo alla presenza di sei grottoni nel lato sinistro della spiaggia. Incuriosita, decide di dirigersi verso quelle grotte, che, senza dubbio, possono essere delle valide amiche per ripararsi dal caldo. Giunta sul posto descritto dagli altri bagnanti, rimane estasiata dalla grandezza e dalla profondità delle grotte. Un altro mondo, tutto da esplorare. Esse si sono formate per lo sgretolamento della roccia, a causa del mare.

 

Sono le 6 di sera e la guida è costretta a riportare i visitatori a Cala Gonone. Sally è triste perché deve andare via, ma è contenta di aver avuto la possibilità di vedere un luogo incantato come Cala Luna, una perla di valore inestimabile.

 

01 giugno 2015

Sara Atzori
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