Il turismo di eccellenza di Castiadas

Un angolo di pace tra spiagge e foreste

Siamo nel Sarrabus, una subregione situata nella estremità sud orientale della Sardegna, in provincia di Cagliari. Caratterizzato da una economia prevalentemente agricola e pastorale, oggi il  Sarrabus è anche sinonimo di turismo di eccellenza per le sue acque cristalline che lambiscono spiagge sottili e bianchissime che si snodano per decine di chilometri, da Villasimius fino alla foce del Flumendosa.

 

Ma sono le zone interne del territorio a regalare interessanti sorprese. Partendo da Minni Minni verso la catena montuosa dei Sette Fratelli, futuro parco regionale, fino alle foreste montane di Villaputzu, è un unico patrimonio ambientale incontaminato, dove alberi e piante secolari ed essenze rare sono ancora rifugi di fauna d’altri tempi. È nel Sarrabus che la lunga dorsale granitica che attraversa la Sardegna, dalla Gallura fino a meridione, affiora tra Capo Ferrato e Capo Carbonara. 

Panorama da Minni Minni - Foto di A. Chiaramida - http://www.sardegnadigitallibrary.it/
Panorama da Minni Minni - Foto di A. Chiaramida - http://www.sardegnadigitallibrary.it/

È sempre nel Sarrabus che il Flumendosa, il secondo fiume dell’isola per lunghezza, compie l’ultima parte del suo corso, sfociando in mare al di sopra dello stagno di Colostrai appena a nord di Muravera. L’area del Sarrabus, con i suoi giacimenti, fa parte dell’importante Parco Geominerario della Sardegna. Tutta la zona offre una gamma articolata di servizi a quanti amano coniugare la bellezza dei luoghi con la cultura, le tradizioni popolari, gli usi e i costumi; da giugno a settembre è un susseguirsi di sagre legate alle produzioni agricole, dell’allevamento, della pesca e dell’artigianato.

 

Muravera, sorto in epoca medioevale, rappresenta il  centro maggiore. Rinomato per la produzione degli agrumi (ad aprile si svolge una bella sagra) è oggi una frequentata stazione balneare. Di notevole bellezza gli stagni. Da visitare la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, di epoca gotico-catalana  (XV – XVI sec) di  e i complessi megalitici di Piscina Rei e di Cuili Piras, una serie di monoliti risalenti a cinquemila anni avanti Cristo che, secondo recenti indagini, fungevano da calendario di pietra per la individuazione dei cicli stagionali.

 

Adagiato tra i monti è il paese di San Vito, fondato alla fine del XV sec. Caratterizzato da una economia a vocazione agricola e artigianale, condivide con Muravera  un territorio costellato di miniere d’argento, come quella di Monte Arba, un tempo ricchissima ora dimessa.

 

Villaputzu, importante centro agricolo sorto tra le colline e la pianura alluvionale del Flumendosa, si presenta ai turisti con il suo antico porto di pescatori, Porto Corallo, ora trasformato in un approdo nautico destinato a un sicuro futuro sviluppo.

Lo Scoglio di Peppino - Foto di A. Saba - http://www.sardegnadigitallibrary.it/
Lo Scoglio di Peppino - Foto di A. Saba - http://www.sardegnadigitallibrary.it/

Villasimius, fondato agli inizi del 1800, sorge nella punta sud orientale incastonato in una cornice incantevole. Centro turistico di  fama internazionale, dal 1998 vanta l’Area Marina Protetta di Capo Carbonara. La pescosità del mare intorno alle isole dei Cavoli e di Serpentari richiama i sub più esperti e più esigenti. Frequentato il piccolo ma attrezzato porto turistico. Da visitare il Museo archeologico con reperti provenienti dagli scavi nelle zone archeologiche e recuperi marini effettuati a media profondità.

 

Castiadas, divenuto di recente comune autonomo, è uno dei centri più suggestivi del Sarrabus. Ambita meta turistica, conserva un suo fascino con foreste incantevoli , paesaggi immersi nel verde e spiagge bianchissime. Nel suo distretto ricade il futuro parco dei Sette Fratelli, costituito da vaste estensioni di foreste. Qui troviamo intatte alcune specie botaniche altrove estinte e alberi di alto fusto come lecci, querce, sugherete, ginepri secolari e essenze locali come mirto, rosmarino, cisto, corbezzoli e una ricca fauna selvatica rappresentata da cervi e cinghiali, aquile reali, poiane, corvi imperiali, gatti selvatici, martore, volpi, colombacci, picchi. Intorno alla metà del XIX secolo, il Ministero dell’Interno installò nel Centro di Villanova Castiadas, disabitato per tre secoli a causa di frequenti epidemie, la colonia penale agricola più grande d’Italia, dove i detenuti, oltre a scontare la pena, erano tenuti a bonificare la zona malsana. Oggi la visita della colonia è diventata una tappa d’obbligo: nel periodo estivo, alcune parti  vengono utilizzate per la mostra dell’artigianato e dell’agroalimentare. Dopo le opere di bonifica e di trasformazione agraria del secondo dopoguerra, il territorio ha assunto il caratteristico aspetto ordinato dei “ paesaggi nuovi”, con le ridenti borgate, la fitta rete dei poderi e delle fasce frangivento.

 

Castiadas è conosciuta anche per i prodotti della terra: il vino, olio, pane e dolci. Il vino più pregiato prodotto dalla locale cantina sociale è il Cannonau Capo Ferrato, un vino rosso Doc.    

 

La cooperativa Monte dei Sette Fratelli gestisce un centro di servizi per il turismo escursionistico: escursioni guidate nella foresta de S’Acqua Callenti per trekking, escursioni in land rover nella Sardegna sud orientale; gli appassionati di volo hanno a disposizione una lunga pista su cui operano durante l’anno aerei da turismo italiani ed esteri; nel periodo estivo attività di paracadutismo.

01 giugno 2015

Mariella Cossu
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