Oliena, perla del supramonte

Dove si coniugano cultura, tradizione e ospitalità

Oliena, bellissimo centro a pochi passi da Nuoro, ha tanti motivi per essere visitato. Lo scenario in cui sorge il paese, alle pendici del Monte Corrasi è unico. Famosa per il suo artigianato, la sua cucina e per gli straordinari gioielli in filigrana, è conosciuta anche per la qualità del suo vino e per la bellezza incontaminata del suo Supramonte.

 

A dimostrazione dell’importanza della sua offerta turistica, il paese, ottenne la Bandiera Arancione, assegnata dal Touring Club italiano, che tende a premiare la qualità e l’efficienza del turismo dell’entroterra. É uno dei sei comuni sardi che può vantare questo prestigioso riconoscimento. Oliena, attraverso il suo imponente patrimonio storico-culturale e ambientale, un servizio turistico efficiente, una notevole diffusione dei prodotti del proprio territorio e una proficua promozione di manifestazioni ed eventi, è riuscita a ritagliarsi un ruolo importante nel turismo dell’entroterra sardo.

 

La cultura e la tradizione a Oliena sono elementi fondamentali. In questo contesto tutto quello che è tradizione assume una valenza decisiva: dal bellissimo costume tradizionale, all’importanza che riveste il ballo sardo, dalla centralità e rilevanza del canto a tenore (uno stile di canto corale autoctono), a tutte le numerose ricorrenze festive che affondano le loro radici nei secoli e che tuttora restano vive.

 

Famosa in passato per gli olivi, il baco da seta e il miele, oggi è celeberrima in tutto il mondo per il vino. Il suo Nepente, vino prodotto dalle uve di Cannonau, dal colore rosso rubino e dal gradevole odore, è stato celebrato persino da Gabriele D’Annunzio, colpito dalla sua incredibile purezza. La frase del poeta che ne decantò le sue straordinarie caratteristiche viene puntualmente riportata nelle etichette delle bottiglie.

 

L’originalità e il pregio dei gioielli in filigrana e la qualità degli scialli in seta che si producono nel paese, hanno pochi eguali in tutta la Sardegna. Al Museo del ricamo e del costume tradizionale di Oliena, si può ammirare una vasta raccolta di manufatti, esposti col chiaro intento di conservare la cultura identitaria materiale del paese, attraendo il visitatore esterno, spesso curioso delle tradizioni di un popolo. Un ottimo esempio di turismo culturale.

Foto di M. Cuccu
Foto di M. Cuccu

Ma se Oliena eccelle da un punto di vista eno-gastronomico e artigianale, non è da meno da un punto di vista ambientale. É il luogo ideale per tutti gli appassionati di trekking. Il selvaggio e stupendo Supramonte di Oliena offre tutta una serie di percorsi mozzafiato. Esperienza assolutamente da provare è un’escursione sulle montagne del Rifugio Monte Maccione e raggiungere la vetta Lanaittu. La zona è ricca di grotte favolose: segnaliamo le grotte di Sa Oche, de Su Bentu e di Corbeddu. Quest’ultima prende il nome dal famoso bandito, vissuto intorno alla metà dell’Ottocento e che proprio da queste parti fu latitante per diversi anni.

 

Ai piedi del Supramonte si trova poi l’ennesimo stupendo capolavoro della natura; un altro elemento che ha reso famosissima Oliena. Stiamo parlando della spettacolare sorgente carsica de Su Gologone. Difficile descrivere la bellezza di questo luogo. É tra i più belli di tutta l’isola. La sorgente sorge tra due pareti di roccia dolomitica e presenta un’acqua trasparente e cristallina, incredibilmente simile a quella del mare; se ne possono ammirare tutte le sfumature in un inverosimile gioco di colori.

 

Molti speleosubacquei si sono calati nella profondità della sorgente attraverso diverse spedizioni, nell’ultima delle quali, avvenuta nel 2010, si è stabilito il nuovo record di profondità, avendo raggiunto i 135 mt, senza comunque toccare il fondo.

 

La magnifica risorgiva carsica, divenuta monumento naturale nel 1998, sorge in un luogo boschivo di rara bellezza. Oltre a essere uno dei siti naturalistici più importanti della Sardegna, è diventato col tempo uno dei più visitati dell’intera zona, a testimonianza di come la natura, se adeguatamente protetta e salvaguardata, possa diventare una grande risorsa per l’intera comunità.

 

Infine come non citare il Monte Corrasi. Altro simbolo di Oliena. Questo imponente massiccio calcareo-dolomitico, caratterizzato da una morfologia aspra e angusta, domina sul paese e la Punta Corrasi (a 1463 metri) è il punto più alto di tutto il Supramonte. La montagna racchiude un paradiso botanico di straordinario valore per via dei numerosi endemismi presenti al suo interno.

 

Il panorama da quest’altezza è mozzafiato. Si domina tutto il Supramonte, il Gennargentu e le vallate circostanti.

 

Osservare Oliena e il Monte Corrasi da un’altra altura è altrettanto affascinante. E quale luogo migliore del Monte Ortobene, (montagna che sovrasta Nuoro). Un colpo d’occhio magnifico.  Vivere un soggiorno a Oliena significa vivere ogni aspetto profondo della Sardegna e tutto è destinato a rimanere impresso. Dall’ottimo cibo, alla bellezza del centro storico, dai colori dei costumi alla genuina ospitalità, dal fascino della natura al mistero dei villaggi archeologici. Un mondo dove turismo significa tradizione.

01 giugno 2015

Mauro Cuccu
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