Il Museo del Duomo di Cagliari

Un viaggio nel tempo tra arte e storia

La cinta muraria del Castello di Cagliari (Castedd 'e susu) custodisce un prezioso luogo d'arte sacra, il Museo del Duomo.  Lungo il Fossario si può ammirare il panorama cittadino in tutta la sua bellezza, preludio alle meraviglie contenute nel museo. La struttura espositiva è ricavata dai locali di quello che furono il seminario e le carceri.
 

Restaurato con i fondi del Giubileo, dopo l'intervento della direttrice, l'ing. Maria Lucia Baire, il museo è stato inaugurato nel 2004 per esporre al pubblico i preziosi beni da tempo conservati nella cattedrale di Santa Maria.
 

L'esposizione si apre con il gruppo scultoreo, Il Compianto sul Cristo morto, a grandezza naturale, custodito in una piccola sala detta del Compianto. Le sette statue, datate intorno alla fine del 1400, realizzate in legno policromo, sono di scuola catalana. La similitudine con il gruppo di Santa Ana di Barcellona fa presupporre che per la loro realizzazione siano stati usati dei cartoni preparatori per permetterne una riproduzione fedele. La scultura del Cristo, è invece di epoca successiva.

Nella sala delle volte, dove una delle pareti risale al primo impianto della cattedrale, avvenuto nel XIII sec. e la copertura è costituita da una sequenza di volte a crociera ornate da delle gemme pendule dove sono scolpite figure di Santi e della Vergine.
 

Qui sono esposti il Retablo dei Beneficiati, una pala d'altare datata intorno al 1527, attribuita ai fratelli Cavaro, ma assai verosimilmente dipinta a più mani. É infatti facile riconoscere in due tavole dei richiami michelangioleschi, mentre la figura della Madonna è, invece, di impianto compositivo raffaellesco.
 

Accanto al retablo si può ammirare il Crocione processionale (XV-XVI secolo) di produzione cagliaritana, che veniva portato in processione durante la festa del Corpus Domini e dell'Assunzione fino al 1948.
 

Collocato tra le due opere, il Trittico di Clemente VII,  dipinto su tavola di scuola fiamminga risalente alla fine del XV secolo, attribuito a Rogier van der Weiden. É costituito da un pannello centrale raffigurante l'Addolorata e il Cristo coronato di spine e due ante laterali. In quella sinistra sono rappresentati la Madonna con il Bambino e Sant'Anna, mentre in quella destra Santa Margherita con il Drago. 
 

Sottratto dalle abitazioni private di Clemente VII durante il Sacco di Roma, venne restituito da un soldato Lanzichenecco, quindi donato alla Cattedrale cagliaritana dallo stesso Papa, affinché venisse esposto durante le celebrazioni dell'Assunta. 

Nella sala cosiddetta "degli argenti" troviamo lasciti arcivescovili, oggetti d'uso liturgico, numerosi argenti che si presentano come esemplari unici, alcuni dei quali ancora in uso come le anfore olearie cinquecentesche tutt'oggi utilizzate dal vescovo durante la benedizione degli oli del Giovedì Santo. Per la maggior parte si tratta di arredi religiosi di scuola cagliaritana.
 

Qui spicca un ostensorio tardo-neoclassico d'argento dorato, donato dal re di Francia Luigi XVIII in memoria della moglie Maria Luigia di Savoia, sepolta nella cripta della cattedrale.
 

Il museo, attraverso una serie di scale, o un ascensore con una vista mozzafiato (è infatti privo di barriere architettoniche) offre la possibilità di visitare i piani sotterranei permettendo ai visitatori di percorrere un lungo e importante tratto della storia cagliaritana.
 

Attualmente, vengono realizzati vari laboratori didattici, visite notturne e aperture straordinarie segno di accoglienza caratteristico dell'organizzazione museale.
 


Museo del Duomo di Cagliari


via del Fossario 5     

Tel. (+39) 070 68 02 44

http://www.museoduomodicagliari.it

email: info@museoduomodicagliari.it

Orari: 16:30 - 19:30, Sat, Sun 10:00 - 13:00, 16:30 - 19:30. Chiuso il lunedì.

Biglietti: Ingresso €4,00; 8-12 anni e oltre 65 €2.50; sotto gli 8 anni gratuito.

02 luglio 2015

Veronica Pastore
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