La Madonna del monte Gonare

Lo scampato naufragio di Gonario di Torres

Le origini del culto della Madonna di Gonare risalgono al XII secolo e sono legate al giudice Gonario di Torres, che per adempiere a un voto, fece erigere un santuario in suo onore.

Di ritorno da Gerusalemme ove si era recato a combattere per la seconda Crociata, arrivato davanti al Golfo di Orosei la nave “incappò in una violenta tempesta che minacciava di sommergere tutti.

Allora Gonario promise che, se la Vergine li avesse salvati dal naufragio, avrebbe edificato un tempio alla Madonna nel primo lembo di terra dell’isola fosse loro apparso. La vetta di un monte si illuminò e la tempesta cessò.

La luce continuò a brillare, a dispetto della luce del sole che nel frattempo era sorto, guidandolo nel luogo esatto dove sarebbe stato eretto il tempio, su un monte tra Orani e Sarule, che prese in seguito il nome del giudice.

La leggenda narra che Gonario, dirigendosi verso il luogo indicato dalla luce, incontrò una donna con un bambino in braccio che lo accompagnò durante il tragitto. Stanca per la salita ripida e per il peso del bambino, la donna sentì il bisogno di riposare un poco.

Nel frattempo Gonario esplorò l'area per scegliere il luogo più adatto, ma tornato a riferirle quale luogo avesse scelto non la trovò più. Il giudice ritenne allora che la donna dovesse essere la Madonna in persona e il luogo più adatto fosse quello dove si era fermata per riposare."

In quel preciso luogo sorse la chiesa. Inizialmente di piccole dimensioni, all'inizio del XVII sec. venne ampliata e portata alle attuali dimensioni. Il santuario fu finalmente consacrato dal monsignor Piovella, vescovo di Alghero, il 27 maggio 1619.

La strada per arrivare al Santuario è scavata nella roccia, ripida ma suggestiva. Lungo il percorso si trovano i luoghi dove avrebbe sostato la Madonna col Bambino Gesù.

"Su brazzolu", ossia la culla, dove la Madonna avrebbe deposto il bambino. "S’imbaradorgiu", è invece un masso che contiene una nicchia, dove la Madonna si sarebbe seduta per riposare.

Poco più in alto, si trova una piccola fossa dove la Vergine avrebbe lasciato impresso il palmo.

I pellegrini poggiano devotamente la mano che rimane impolverata per il talco che vi si produce all'interno.

Intorno alla chiesa si trovano "sas cumbessías" ossia dei ripari per i pellegrini. Il nucleo più antico è addossato alla chiesa, le altre, più recenti, sono costruite più in basso, presso “sa corte”.

Numerosi pellegrini, in occasione delle “festa grande” dell’ 8 settembre, trascorrono un periodo presso le cumbessias.

Le altre feste invece si celebrano il 25 marzo per l'Annunciazione, dove viene distribuito ai fedeli “Su pane 'e vintichimbe” (il pane del venticinque)e l’ultima domenica di maggio, festa dell'Incoronazione della Madonna di Gonare, avvenuta il 28 maggio 1972.

01 settembre 2016

Paola Angelotti
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