Mamuthones e Issohadores

Foto di M. Lai

Le celebri maschere di Mamoiada

Probabilmente quello di Mamoiada, è il carnevale sardo più conosciuto e uno dei pochi ad aver varcato i confini della Sardegna.
I personaggi del carnevale mamoiadino sono i Mamuthones e gli Issohadores.

I primi indossano una maschera nera di legno d’ontano dalle fogge antropomorfe, dall’espressione triste e sofferente e dai tratti delle labbra e del naso fortemente pronunciati.
Il mamuthone ha il capo avvolto da su muncadore, un faazzoletto scuro, una mastruca di pelle di pecora, gambali e scarponi tipici del pastore e la famosa carriga, un ammasso di trenta chili circa di campanacci legati assieme e trasportati sulle spalle.

Gli Issohadores hanno un aspetto umano, portano la camicia di lino bianca, sgargianti giacche rosse e pantaloni bianchi. Anche loro indossano una maschera, sempre bianca.
Sono dotati di una fune e indossano una cinta di piccoli sonagli a tracolla.


I due gruppi portano avanti una vera e propria cerimonia, impregnata di mistero. La danza macabra e cadenzata dei dodici Mamuthones contrasta con le movenze agili degli otto Issohadores; il tutto segue però un preciso ritmo. Il significato affonda le sue radici nella lontana cultura sarda agro-pastorale ma anche nei rituali legati a Dioniso.

Il Mamuthone è inteso come simbolo di pazzia, di negatività, una vittima della natura, ma anche più semplicemente come elemento dormiente della natura stessa che incarna il buio, l’inverno e il freddo e che contrasta con s’Issohadore che con i suoi colori e la sua grazia non può che rappresentare la luce, la primavera ed il risveglio della nuova vita.

01 gennaio 2016

Mauro Cuccu
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