I Giganti, extraterrestri in Sardegna?

C’è chi sostiene che siamo entrati nell’Era dell’Acquario. Un periodo che durerà circa 2160 anni. Un  tempo in cui l’uomo dovrebbe avvicinarsi alla scoperta di quanto di più misterioso possa esistere: La sua vera natura.

Un periodo storico in cui l’uomo  definitivamente chiuderebbe con schemi e concezioni del passato per assaporare la vera conoscenza.

Il preludio della nuova scienza si presenterebbe con quella che è la tendenza dei nostri tempi di dubitare sulla storiografia classica, affermando la possibilità che il corso degli avvenimenti storici siano stati manipolati; ciò per evitare che l’uomo comune venisse a contatto con la sua vera essenza.

Forse per motivi di opportunità, perché l’uomo sarebbe ancora intellettualmente immaturo per apprendere la verità oppure , secondo una teoria più estremista, perché la realtà dei fatti apparterrebbe unicamente ad una classe di eletti.

Per quanto possa sembrare poco credibile che la storiografia sia stata censurata per via dei suoi contenuti sconvolgenti, talvolta i conti non tornano.

La Sardegna è un’ incognita storica che si perde nei suoi grandi misteri. Ancora oggi ci chiediamo chi fosse veramente il popolo nuragico e quale sia stata la sua vera origine; a cosa fossero deputati i complessi nuragici e come furono  costruiti; che legame vi sia stato tra il popolo protosardo e l’antico Egitto; ma soprattutto ci chiediamo chi fossero i giganti.

Nella Bibbia i giganti sono chiamati “Nephilim” che tradotto letteralmente significa “coloro che sono scesi giù (dal cielo)”. 
In Genesi 6 : 1- 8 viene messa in evidenza la corruzione umana.

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sul pianeta, i figli di Dio (angeli ?) si unirono carnalmente alle donne generando degli esseri corrotti, i giganti. 

Una sorta di deviazione genetica malvista dal Creatore. Esseri corrotti nel patrimonio genetico e per questo dalla statura spropositata,ma anche esseri terribili e temuti dagli uomini comuni per le loro nefandezze, oltre che per l’indubbia imponenza fisica.

Non soltanto la Bibbia ci testimonia l’esistenza di creature mastodontiche che hanno a che fare con l’origine della Terra; dalle culture orientali, alla mitologia greca e nord europea, si può reperire l’attestazione di giganti, esseri depositari di conoscenza, longevi, immorali e pericolosi per l’uomo.

All’unisono le voci del passato affermano l’esistenza dei giganti. Culture distanti nel tempo e nello spazio, tutte confermano l’empietà di queste creature. 

Fu il periodo in cui gli uomini vivevano centinaia di anni come Matusalemme, vissuto 969 anni. Un periodo profondamente diverso quello antecedente il diluvio universale, sia nello stile di vita che nell’interazione con il divino, secondo i resoconti biblici.

A distanza di tanti secoli gli scavi archeologici condotti nei luoghi interessati dai racconti biblici e non solo, hanno evidenziato la presenza nel passato più remoto di strutture megalitiche, di costruzioni ciclopiche composte di blocchi in pietra dal peso di centinaia di  tonnellate ciascuno.

Ma non solo prove materiali, bensì documenti come i poemi omerici o la mitologia sumera, che raccontavano di ciclopi e di semidei come Gilgamesh.
Ritrovamenti di scheletri, di parte di essi e d’impronte gigantesche sono state rinvenute in Mesopotamia, nelle Filippine, in Cina, in Pakistan, nel Tibet, in Africa, in Australia, in Francia, in Inghilterra, in Marocco, in Svizzera e in Sardegna.Lo storico più famoso di tutti i tempi, Erodoto, parla egli stesso del ritrovamento di un gigante d’oltre tre metri di altezza.

Non per niente in Sardegna esistono costruzioni megalitiche, monumenti funerari a pianta rettangolare absidata lunghe fino a trenta metri e alte tre metri.

Gli esperti sostengono che queste antichissime strutture risalgano all’età del bronzo. La nostra isola sarebbe anche disseminata di scheletri di una grandezza tale da essere giustamente chiamati giganti. Inutile elencare i luoghi specifici in cui si trovano perché sarebbero disseminati un po’ ovunque. 

Tra il 1979 ed il 1984, si dice vennero trovati cinquantuno scheletri interi dalle inconsuete dimensioni. Alcuni sarebbero stati portati all’Università di Padova, altri presso l’Università di Cagliari. Ma gli scheletri sembrano essere spariti nel nulla. 

Sono diversi i testimoni dei ritrovamenti casuali, in molti paesi dell’isola parecchie persone sostengono di aver visto e toccato ossa  di uomini giganti, alcuni avrebbero parlato di scheletri con teste di animale o teschi con le corna. 

Ci sarebbe anche chi tiene nascosti i reperti per paura che le autorità possano sottrarglieli senza dare loro alcuna spiegazione plausibile su chi essi fossero stati. Sono decine le fotografie e i video sui ritrovamenti.

Il timore di chi detiene prove concrete sui giganti è che gli addetti ai lavori dell’Università prelevino il materiale per poi far calare il sipario, come sostengono essere già successo nel passato.

Ammettendo la buona fede di coloro che  raccontano dei ritrovamenti ossei in varie parti della Sardegna, è lecito domandarsi perché la scienza non fornisca notizie sull’argomento. Perché gli scheletri sarebbero stati fatti sparire dagli uomini di scienza?

In effetti il silenzio, o il negare che i giganti siano veramente esistiti in un lontanissimo ma memorabile passato, non fa altro che confermare quanto scritto nella Bibbia, ovvero che prima del diluvio universale esistettero sulla Terra i Giganti. 

Una verità temibile se si prende in considerazione che la Bibbia li descrive come figli di esseri umani e di “ coloro che scesero dal cielo” o esseri extraterrestri che colonizzarono il nostro pianeta creando interferenze al progetto di Dio?

01 dicembre 2016

Andrea Governi
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