Una chiesetta a due passi dal mare

Un’antica chiesetta a due passi dal mare. A discapito del tempo, la piccola Chiesa di Sant’Efisio, nei pressi del sito archeologico di Nora, nel comune di Pula (Ca), mantiene intatto ancora oggi, tutto il suo fascino, grazie non solo alla sua linea sobria, esaltata dai grossi conci di arenaria e calcare, ma soprattutto dalla bellissima cornice che solo il mare sardo sa offrire attraverso i suoi magnifici colori.

Questa chiesa in riva al mare è stata eretta nella seconda metà dell’anno mille, esattamente nel luogo in cui, secondo la tradizione, fu martirizzato Sant’Efisio. Un edificio piccolo, al cui interno si respira un’atmosfera di forte spiritualità, accentuata dall’esigua luce del sole che penetra attraverso le piccole monofore laterali.
Dentro la chiesetta risalta il colore vivo dell’arenaria; c’è una quasi totale mancanza di orpelli, domina ovunque la semplicità. Le tre piccole navate, divise da modeste arcate, poggiano su semplici pilastri. Tutto appare candido, essenziale.

 

 

Nella piccola struttura cupolata che emerge dal piano pavimentale della chiesa, si presentano i resti del martyrium altomedievale, dove il santo fu sepolto e dove furono conservate le sue spoglie, fino a quando vennero trafugate dai pisani, portate a Pisa e riconsegnate ai sardi solo alla fine del 1800.

 

 

 

 

All’esterno lo stabile presenta un’abside privo di fessure, rivolto verso mare, risalente alla fase iniziale di costruzione dell’edifico, in stile romanico. E’ qui che la roccia utilizzata in questa prima fase costruttiva mantiene tutto il suo fascino arcaico, in lieve contrasto con l’atrio porticato, costruito diversi secoli dopo, risalente al XVII secolo, che si apre su uno spiazzo costellato di palme. Al centro di questa facciata più recente, sormontata da un piccolo campanile a vela, su cui si apre una trifora, è presente un piccolo portone, unica via d’accesso all’interno dell’edificio.

25 aprile 2015

Mauro Cuccu
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